Carissimi Amici e Amiche,
buona giornata. “Tempo del Creato”. Sì, ci vuole davvero una bella riflessione sulla nostra amata Terra, e ancor più su tutto il Creato, perché da come trattiamo la terra, si trattano anche gli uomini, come ci ricorda il nostro amato Papa Francesco nella sua Lettera “Laudato sii”. Non aver cura della terra si ripercuote fortemente sulla condizione di vita delle persone in modo speciale sugli ultimi, i poveri.
Occorre davvero “aver cura adesso” e non procrastinare il nostro impegno verso il creato, perché vuol dire affamare ancor di più chi non ha voce, chi deve fare i conti sempre con il disagio e la povertà. Il nostro essere Cristiani non è un impegno di “volontariato”, ma un impegno “politico”, dove per “polis” si intende impegno per la Città, la società, il mondo. D’altra parte già il nostro Fondatore, Don Bosco, alle persone che chiedevano come educasse i suoi ragazzi, rispondeva che voleva farli crescere come “Buoni Cristiani, Onesti Cittadini e futuri abitatori del Cielo”. Ed in altro modo diceva che lui praticava la “Politica del Padre Nostro”, che è davvero la politica dell’essere in Dio per gli uomini, perché solo chi aderisce alla volontà di Dio può prendersi cura degli altri con il perdono e, spezzare il Pane quotidiano che non è solo ad appannaggio dei più ricchi, ma deve esser alimento per ogni uomo.
Sì, il Cristiano è un uomo politico e guai se non lo fosse. Anche San Paolo VI diceva che “la politica è la forma più alta di carità”. Sì, la politica è carità quando è staccata dal partitismo becero, dall’arrivismo ai primi posti, dal clientelismo opportunistico.
Il cristiano è e deve essere lontano dal potere, e vicino al servire se vuole essere davvero un uomo politico.
Concludo dicendo che mi dispiace che si parli male del Papa. Don Bosco stesso riprenderebbe duramente chi ne parla male, lui che ci ha insegnato ad amare il Papa. Lui che diceva ai suoi ragazzi, che si spesero “politicamente” per il servizio ai poveri appestati di Torino, di amare i tre Amori Bianchi: Gesù Eucaristia, Maria Immacolata e il Papa.
È di chi non conosce e non è nobile parlare in termini che non feriscono solo il Papa che è il nostro Pastore, ma della Chiesa stessa di cui tutti noi facciamo parte.
Termino veramente: l’essere cristiano significa “rimboccarsi le maniche” e fare qualcosa “politicamente” per il Creato e soprattutto per le persone, che sono in modo speciale alle “periferie esistenziali” per dirla con Papa Francesco.
Vostro Don Max