Avete mai sentito il forte desiderio di vivere insieme ad altri ragazzi, a voi coetanei, un’esperienza formativa per crescere e diventare animatori responsabili e consapevoli?
Ecco, il Campo Base vi da questa opportunità. Ed è proprio ciò che abbiamo vissuto noi 5 ragazzi di Vasto e molti altri, provenienti da altre regioni dell’Italia Centrale, dal 15 al 22 giugno 2025 ad Arcinazzo.
È stata una settimana talmente arricchente che ci ha permesso di tornare a Vasto con un bagaglio immenso: abbiamo imparato cosa vuol dire saper accogliere un ragazzo, farlo sentire amato, sapergli riporre la nostra totale fiducia, come organizzare un gioco per poter trasmettere qualcosa al ragazzo e al tempo stesso farlo divertire, quanto sia importante conoscere sé stessi per potersi donare completamente agli altri. Il Campo Base ci ha permesso di scoprire davvero come essere Animatore Salesiano, proprio come Don Bosco con il suo Sistema Preventivo desiderava suggerire.
Il percorso chiaramente è stato molto stimolante anche spiritualmente: i momenti di deserto che ogni giornata ci venivano concessi erano un modo per scavare nella nostra interiorità e ascoltarci, imparando a conoscerci e a scoprirci sempre di più.
Abbiamo stretto rapporti di amicizia davvero importanti con persone che speriamo di poter rivedere presto e con le quali poter continuare questo cammino di crescita insieme. Sono legami che, se coltivati, potranno dare ottimi frutti. Una cosa è certa: tutti noi condividiamo gli stessi valori ma soprattutto gli stessi obiettivi, e ciò che ci accomuna è l’amore per questo bellissimo ambiente al quale apparteniamo.
Da Arcinazzo a Col di Nava…
Essere un animatore salesiano significa ascoltare, essere paziente, far sentire tutti i ragazzi speciali e amati così come sono, essere sempre presente e allegro, dare il meglio di sé in tutto, accogliere, valorizzare e trovare il punto accessibile al bene in ogni ragazzo.
Questi sono i principi che ci hanno accompagnate durante il Campo Base a Col Di Nava, dal 28 giugno al 6 luglio, e che d’ora in poi ci impegniamo a portare sempre con noi.
Questo campo non ci ha solo aiutate a conoscere in profondità l’animatore salesiano, ma anche noi stesse; non siamo altro che un puzzle e come quest’ultimo siamo costituiti da tanti tasselli, alcuni più semplici da inserire, altri meno. Conoscere sé stessi vuol dire apprezzare anche quelli che facciamo più fatica ad inserire, un difetto, una situazione difficile da superare, e capire dunque perché sono lì e che senza di loro probabilmente non saremmo noi stessi.
Abbiamo instaurato amicizie meravigliose e profonde con ragazzi provenienti da tutta l’Ispettoria dell’Italia Centrale, con cui abbiamo condiviso anche quei tasselli fastidiosi, amicizie che speriamo con tutto il cuore di mantenere a lungo.
Auguriamo a ciascuno di trovare la propria bellezza collaterale, questa è la nostra.