Con il coordinamento delicato e sapiente di Antonella Casanova, si è svolta in piena armonia la giornata dei salesiani cooperatori dedicata al rinnovo della promessa. La giornata ha avuto inizio con momenti di preghiera, di informazione e formazione.
Il Delegato del Consiglio locale, don Massimiliano Civinini, ha invitato a riflettere sulla dichiarazione di Don Bosco “Io ebbi sempre bisogno di tutti”.
Sulla scia di Giosuè… è emerso l’invito a servire il Signore, anche a costo di testimoniare contro noi stessi, perché è necessario lodare il Signore ed essergli fedeli perché la Sua fedeltà dura per sempre. E’ emersa così in pienezza la vocazione del salesiano cooperatore, che, nel proprio stato laicale, deve tendere alla perfezione cristiana a servizio della Chiesa e nella dedizione prevalente alla salvezza dei giovani.
I referenti delle varie attività : Pastorale familiare, Impegno per i giovani, Comunicazione, Formazione socio-politica, Gruppo preghiera, Formazione associativa, hanno riferito su quanto realizzato nei settori di riferimento, pur tra le pesanti difficoltà insite nell’anno trascorso , che, a causa della pandemia, ha determinato gravi chiusure con l’ impossibilità di svolgere attività in presenza; grazie alla piattaforma multimediale ZOOM si è potuta, però, svolgere un’intensa attività di formazione .
Nella ricorrenza dei Giubilei, del venticinquesimo e del quinto anno dalla Promessa sono state consegnate le attestazioni a numerosi cooperatori.
Venticinque anni di promessa sono ascrivibili ad: Assunto Maria, Carozza Adriana, Cieri Giovina, Corradi Alda, Corvino Giancarlo, D’Adamo Rosa, D’Annunzio Fernando, Del Casale Maria, Di Lello Antonio, Di Marco Anna Maria, Fortunato Luigi, Gizzi Maria Teresa, La Palombara Olivia, Lombardi Mariano, Pierabella Anna Maria, Vicoli Anna Lisa.
Cinque anni sono ascrivibili ad: Affaldani Paolo, Barbato Nicola, Colonna Orsolina, De Rosa Fabio; Malatesta Anna Maria, Scafetta Sandra, Torzi Antonio.
La Santa Messa ha concluso la bella mattinata.
La Chiesa dedicata al Nostro Don Bosco era piena, pur in osservanza del distanziamento previsto dalle norme Covid. Nella domenica I di Avvento la liturgia ha ricordato la necessità di essere vigili sempre per non lasciarsi sorprendere dalle calamità di ogni genere, che inevitabilmente accadono. I cooperatori hanno partecipato in modo attivo, anche secondo una composta e sobria coreografia.
La presentazione dei doni, il Progetto di Vita Apostolica, fiori, Pane e Vino, ha offerto icasticamente il senso dell’unità, che si cementa nella promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mondo, se sappiamo relazionarci nell’impegno e nel sacrificio, ma anche nella gioia e nell’armonia.
Letizia Daniele