Ritiro di Natale: una di quelle giornate che ti lasciano il segno… prima di tutto in me ha lasciato il segno la frase “fatevi ferire dalle cose belle”.. eh già perché le ferite lasciano il segno.. spesso le cose belle svaniscono nella nostra memoria.. invece dobbiamo imparare a fare in modo che lascino il segno..
poi ha lasciato il segno l’immagine di Gesù in fila con noi per farsi battezzare: eh già perché Gesù si coinvolge nella nostra vita, la vive accanto a noi.. e quante volte , invece, proprio quando ci sono le difficoltà lo cerchiamo… credendolo lontano.. Lui invece è accanto a noi!! Ma proprio accanto a noi,” in fila con noi”…
Ultimo, ma non meno importante, la riflessione sulla confessione: a volte rinunciamo a confessarci perché quello che ci fa sentire in colpa non rientra nel decalogo dei peccati.., e invece rappresenta quella parte
della parola di Dio che abbiamo tradito nella vita quotidiana e per questo meritevole di confessione.. bellissimo!!! Grazie a don Francesco per essere venuto e grazie a don Max per averlo invitato e aver pensato a noi: oggi la nostra anima si è “ingrassata”!!
Alessia
Salve, sono Simona, ci è stato chiesto di esprimere un parere riguardo la giornata di ritiro avvenuta oggi (16/12/2018). Innanzitutto ringrazio don Max per aver pensato ad una giornata così, don Max è uno che osa ed osare gli riesce bene. Per quel che riguarda la mia esperienza, dico che è stata un aggrovigliarsi di sensazioni e sentimenti. Una bellissima sensazione l’ho avuta in mattinata nel momento della lettura del brano del Vangelo quando ero con gli occhi chiusi, una sensazione di benessere immenso. Riguardo il tema ” _Appartenenza – Intimità_”, nel pomeriggio, ho avuto la sensazione che l’appartenenza e l’intimità si fossero in parte fuse, perché, di solito, anche se sento di appartenere alla comunità Salesiana l’intimità riesco ad averla solo con alcune persone, singolarmente. Invece nell’esprimersi uno dopo l’altro, esporre il proprio pensiero ci ha resi tutti un po’ più intimi, rafforzando l’appartenenza. Trovo giusto che quest’esperienza sia stata estesa anche agli adulti e a persone che non sono parte di associazioni, perché ci sono genitori, nonni e parenti vari che educano i propri ragazzi, e farlo in linea con le persone alla quale li affidiamo, non può che giovare loro. Questa esperienza inoltre, mi ha nuovamente aperto alla riflessione sul mio pensiero e sul mio agire; ringrazio nuovamente don Max ed ovviamente anche Don Francesco che ci ha guidati in questa giornata.
Saluti, Simona
caro don Max,
spero che la leggerai questa email perché ci tengo che tu sappia quanto ti sono riconoscente per la giornata di Domenica 16. Sono arrivata a quella messa stanca, appesantita da tanti pensieri legati al lavoro e alle responsabilità del mio essere madre, eppure sono riuscita a spegnere tutto e a staccare tutte le spine. Sono riuscita a concentrarmi su me stessa e su Dio Padre ed è stato meraviglioso. Durante il ritiro ho sentito vicino Gesù, l’ho cercato, temevo di non riuscire a vederlo, ma ci sono riuscita alla fine. Ho sentito la sua presenza! Questo è stato il ritiro per me. Spegnere tante voci e tanti pensieri negativi e accendere Dio!
La frase che mi ha colpito di più? Tante, ma più di tutte “Esponetevi alla bellezza!!! Guardate la bellezza” . cerco di farlo e di trovare la bellezza ovunque. Non è facile…le notizie brutte mi rincorrono, mi vengono a cercare anche quando io voglio evitarle. Il mondo sta diventando brutto, la gente sta diventando brutta…ma io devo cercare la bellezza se voglio sopravvivere.
Ancora…..”qual’è stata la mia gioia più grande?” Non ho avuto esitazioni….diventare mamma. E da lì devo ripartire e da lì devo trarre la forza.
Un ultimo pensiero….Dio che si fa uomo. Diceva don Francesco che noi non ci crediamo, è vero, a volte ce lo dimentichiamo. Non è lassù tra le nuvole, ma qui accanto a me…vive tra noi, in mezzo a noi, in mezzo alle nostre miserie.
Durante la messa e il ritiro mi sono commossa più di una volta…l’emozione è stata grande.